Security aziendale: quanto sono vulnerabili i dispositivi personali?

Lavori da casa con il pc aziendale, poi ti colleghi col tuo smartphone personale, poi torni in ufficio, poi usi il tuo computer di casa, proprio quello su cui tuo figlio ha seguito la DAD oppure ha giocato a Fortnite…

Con la pandemia le nostre abitudini di lavoro sono cambiate radicalmente e questo scenario sarà molto familiare a te, oppure a un tuo dipendente o a tutti i tuoi collaboratori.

Nell’attuale contesto di smart working, quest’uso promiscuo di dispositivi digitali è sempre più diffuso, la metodologia BYOD, Bring Your Own Device, cede il passo al TYWD, Take Your Working Device, ovvero portare a casa il proprio dispositivo di lavoro aziendale.

Dai dispositivi aziendali a quelli personali

Il recente caso dell’attacco hacker alla Regione Lazio è l’esempio di come l’uso promiscuo dei dispositivi personali con quelli aziendali pone diversi problemi di sicurezza informatica. Molto spesso i dispositivi personali possono avere software obsoleti o sistemi operativi non compatibili con quelli aziendali, o, peggio ancora, essere già infettati da malware.

D’altro canto, tutti i dispositivi aziendali sono originariamente pensati in termini di software, di accessi e politiche di utilizzo per operare solo all’interno della rete aziendale, ora invece si trovano collegati ad un router domestico.

Cosa può fare ICT Partner per la tua azienda

Le vecchie politiche aziendali ormai non possono essere più utilizzate in questo nuovo contesto lavorativo, è necessario far evolvere i nostri sistemi di difesa digitale. ICT Partner può aiutarti in questa impresa.

Possiamo analizzare in termini di sicurezza le componenti tecnologiche aziendali come reti, configurazioni dei server, postazioni di lavoro, dominio interno, nonchè gli aspetti procedurali e di governance. Sarai affiancato da figure professioniali espete come Chief Information Security Officer e Data Protection Officer.

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