
Lo smart working è ormai la nuova quotidianità, ma cosa ne sarà in futuro? Secondo un sondaggio di Gartner, il 74% delle aziende intende spostare almeno il 5% della propria forza lavoro in posizioni remote. Andando avanti, sempre più realtà sceglieranno il lavoro a distanza una modalità permanente, anche quando gli uffici inizieranno a riaprire.
Quale sarà quindi il nuovo concetto di workspace?
A seconda delle peculiarità di ogni realtà aziendale, il nuovo modo di lavorare implica un ripensamento del concetto di luogo di lavoro: un mix tra lavoro d’ufficio e da remoto, da casa o da altri spazi. In questo contesto, il confine aziendale non è più fisico: abbattuto il muro degli uffici, il perimetro è virtuale.
E qui entra in campo l’infrastruttura IT
Inviare informazioni alle persone sbagliate e la condivisione inappropriata di documenti sono tra le più frequenti cause di data breach.
Con lo smart working aumenta la potenziale superficie d’attacco disponibile ai pirati informatici. Superato il perimetro aziendale, viene meno la protezione della rete locale controllata dagli amministratori IT e facilmente si può ricorrere ad un approccio improvvisato: software inadeguati, reti domestiche facilmente vulnerabili o strumenti di controllo remoto inadatti non garantiscono l’integrità delle comunicazioni e la protezione da eventuali attacchi.
Cosa può fare per te ICT Partner?
ICT Partner può aiutarti a ripensare e riorganizzare la tua intera architettura IT per il nuovo modus operandi. Un approccio esperto è necessario già a partire dalla scelta degli strumenti da utilizzare per il lavoro a distanza. Tutti i dipendenti e collaboratori devono poter accedere alle risorse aziendali: visibilità della rete, dei dispositivi, delle applicazioni e dell’accesso ai dati.
Il tutto deve avvenire in totale sicurezza, che si lavori da un pc portatile, uno smartphone o un computer fisso, con un costante monitoraggio della sicurezza di tutti i sistemi connessi e dei servizi basati sul cloud per mantenere la visibilità di tutti gli scambi di dati tra ambienti cloud pubblici, privati e ibridi.